2014
Ampliamento cimitero della Misericordia_ Campi Bisenzio, IT | Concorso
Il cimitero della Misericordia di Campi Bisenzio presenta una stratificazione di elementi che, pur permettendo una lettura dell'evoluzione del sito, in alcuni punti appare rapsodica e poco armonica. La proposta per il nuovo cimitero parte ambisce a definire un luogo capace di raccordare le varie parti, restituendo un'immagine unitaria seppure con caratteri differenti. L'attenzione posta per gli allineamenti, il raccordo dei viali di progetto con quelli preesistenti, l'osservazione delle quote planimetriche del portico della terza espansione, sono tutte operazioni che vanno in questa direzione.
La definizione dell'impianto plani-volumetrico del nuovo cimitero prende in considerazione due fattori: iconico e funzionale. Il primo – fondamentale per una percezione della sacralità del luogo anche visiva e per un'immediata riconoscibilità - sintetizza per analogia la figura cruciforme e quella circolare dei viali del cimitero esistente per fonderle in un'unica immagine evocativa. La croce, simbolo della Misericordia e il cerchio, diventano così i viali principali e lo spazio centrale del nuovo intervento, generando spazialità e ambiti di forte impatto emozionale.
Il secondo fattore è vincolato dalla possibile presenza della falda acquifera a una profondità compresa tra i 50 e i 170 centimetri dal piano di campagna, così come descritto nella scheda n.4.27 dell'appendice all'articolo 86 delle NTA. Questa indicazione – posta in relazione all'obbligo, in caso di sterri, di effettuare uno scavo non inferiore ai due metri – ha suggerito di estrudere l'intero lotto così da ottenere un grande giardino pensile dall'altezza variabile. Il perimetro di questo nuovo terrapieno è definito da gabbioni in pietra – a volte con funzioni di muri di contenimento a volte come rivestimento – affinché la presenza del nuovo cimitero venga percepito come un intervento ambientale-naturalistico, poco impattante nonostante la sua volumetria.
Progettisti
Marco Ragonese (capogruppo)
Lorenzo Pentassuglia
Federica Raffin
> il progetto su divisare.com